Prosperi Franca – Cologna Paese di Roseto (TE)
PRESENTAZIONE
CURRICULUM E BIOGRAFIA
Franca Prosperi è una professoressa di Lettere in pensione, che risiede a Roseto degli Abruzzi. Ha svolto la sua carriera di docente nelle province di Venezia, Ascoli Piceno, Teramo e nella città di Roseto degli Abruzzi, presso le scuole secondarie di primo e secondo grado, dal 1979 al 2019. E’ innamorata dell’arte poetica, grafico-pittorica e fotografica. Ha curato laboratori di poesia per i suoi alunni e tante edizioni del Concorso Letterario “Incontriamoci con la Poesia”, da lei creato, rivolto allescuole della provincia di Teramo. Ha frequentato diversi corsi di scrittura poeticaorganizzati a Certaldo (FI) dall’Associazione “GriseldaScrittura”, a Pescara dalla Casa Editrice “La Scuola”, a Roma dalla Casa Editrice “Perroni Editore” e a Giulianova dal Circolo Culturale “In nome della rosa”. Le sono stati attribuiti moltipremi nazionali importanti nei concorsi letterari di varie città italiane: Città di Grottammare, Abano Terme, Albissola Marina, Melegnano, Torino, Brescia, Roma, Paternò, Recanati, Vasto, Cavallari di Pizzoli, Vacri, Giulianova e Roseto degli Abruzzi. Ha fatto parte di giurie nazionali. Ha pubblicato tre libri di poesie: il primo,“Guarda il mondo con il Cuore” nel 2014, rivolto ai giovani; il secondo, “Sapori e Paesaggi del Cuore” nel 2017, ricco di ricette abruzzesi in versi, con tante poesie dedicate alle cittadine del teramano; il terzo, “Un mondo meraviglioso”, un libro di poesie e filastrocche illustrato per i bambini e gli adolescenti, pubblicato nel 2023. Ha curato anche il volume “Innamorato della vita…senza limiti e confini”, sulla vita di un intelligente ragazzo diversamente abile, che desiderava raccontare di sé. Partecipa spesso ai recital di poesie organizzati in Abruzzo. Ha ricevuto la “Rosa d’Argento” di Roseto nel 2015, per la sua carriera poetica.
POESIE
LA DONNA… E LA TERRA PROMESSA di Franca Prosperi
Profumo fragrante di culla, ricordo sereno dei figli, la madre riscalda il suo canto nel cuore confuso dal pianto. Ancora una terra lontana per madri che aspettano un figlio, rivivono freschi gli eventi vissuti tra guerre cruente. Sospiri di mamme sognanti con umile fede nel cuore: un treno riaccende memorie, la Terra Promessa è distante! La giovane donna sospira, insegue diritti e chimere, diritto rimane l’attesa, pazienza di donna è dovere. Trasale dall’alba al tramonto, il posto promesso è nell’ombra, la madre più bianca lavora, lei giovane sbianca in penombra. Sostegno del mondo rimane ancora e da sempre la donna, che cerca un respiro più lieve tra tanta fatica e doveri: è nonna, badante, operaia, conquiste del mondo globale! La figlia rincorre il suo ruolo, rimane sospesa nei giorni. Nel sogno ricama il suo nido, è nata con cuore di madre: profumo di Terra Promessa nel bianco di culla che aspetta. Si tinge di rosso una siepe, non sono boccioli di rose! Menzione d’Onore nel Concorso Nazionale Città di Grottammare 2014, promosso dal Circolo Culturale Pelasgo 968 di Grottammare. (Poesia composta in novenari). Un volto tra veli, interpretata da Rodolfo Vettor. La pingiara La gatta abbandonata La televisioneARTICOLI
Franca Prosperi – Premio Voci 2013RECENSIONI
Maria Rizzi su “Un mondo meraviglioso” di Franca Prosperi
Ho ricevuto in dono dalla carissima Amica Franca Prosperi il testo “Un mondo meraviglioso”, prodotto dalla Skillpress di Maurizio e Marco Mattiston e corredato dalle splendide illustrazioni di Francesca Vagnozzi. Nella presentazione la stessa Autrice narra la genesi del libro, destinato ai bimbi delle scuole elementari e medie, ma anche agli adulti.‘La poesia è andata a cercarla’- Pablo. Neruda – nel corso degli studi umanistici presso l’Università dell’Aquila e della sua carriera di insegnante di Lettere. La Silloge è divisa in nove sezioni ed è autentica meraviglia tuffarsi nel mondo dei miracoli del creato, che accompagnano le nostre giornate. Sono certa, come Franca, che se si è incapaci di amare un cane, un gatto, o qualsiasi altro animale, la nostra anima resterà senza luce. Mi piace citare la chiusa della lirica in quartine di settenari che apre la Raccolta: “E’ angelo terreno, / attento ti difende: / salvato dalla strada, / ti è grato per la vita!” - Il cane fedele – . Ricchi di immagini altrettanto accattivanti i versi de “Il gatto sincero”: “Con morbido pelo vibrante / si sposta leggero nell’aria, / con occhi di fiamma dorata / afferra un rametto ondeggiante”. La capacità descrittiva dell’Autrice si potrebbe definire filmica, infatti pur esprimendosi in versi, riesce a rendere visibili i quadri che affresca. Non a caso la Nostra è anche amante dell’arte pittorica e allestisce mostre personali. Per quanto riguarda lo stile aderisce al metro classico, ma sa domarlo in nome delle specifiche esigenze. Usa il settenario nelle liriche di immediato impatto espressivo, e mette in rilievo quanto esso costituisca un’emistichio, ovvero una delle due parti di un verso, separato da cesura, del ‘fratello maggiore’, più adottato nella tradizione, l’endecasillabo. D’altronde Franca è padrona dell’ars poetica, in quanto scrive anche nel verso classico per eccellenza. Lo dimostra la lirica dedicata al gabbiano caratterizzata da una melodia stordente. Si diletta anche in novenari, senari, quinari, più rari e complessi. La sottoscritta, purtroppo, non è un’esperta di metrica, ma le opere della Prosperi hanno avuto esegeti di altissimo livello, cito per tutti Vittorio Verducci. Io ho sottolineato lo stile che seduce, ma viaggio sull’aspetto emotivo di questo testo che permette alla fantasia di naufragare. La seconda sezione riguarda “I veri valori” e si apre con una lirica sul ‘fuoco’ inteso nell’accezione più dolce, quella di George Bernard Shaw: “La vita è una fiamma che va via, si consuma, ma riprende fuoco ogni volta che nasce un bambino”. Franca lo immagina ideale coperta per tutti i piccoli e rinnova la sua tensione d’amore verso i bimbi, che rende ‘grembo’ tutte le persone sensibili di sesso femminile. Particolarmente incisiva la lirica “Scegli adesso”, in quinari, che evoca le filastrocche di Gianni Rodari e il suo pensiero magico: “Ridi, gioca, / studia, canta. / Disfa il buio, / prendi il sole”. I disegni di Francesca Vignozzi rendono l’Opera un mosaico di colori, di simboli, di emozioni. Sublimi le mani dipinte sotto la poesia “Mani bianche mani nere”, un inno all’accoglienza, alla condivisione, alla Pace. La sezione “Giochi antichi e moderni” è introdotta da due pagine illustrate con il salto della corda, un affresco all’innocenza. Franca narra della trottola, dell’altalena, delle corse, del calcio e anche dei giochi virtuali, fin troppo diffusi nel tempo che attraversiamo. La poesia sul web è didattica e di particolare acume: “Confuso sei perso / nel mondo irreale. / Ti guida e stordisce / sembrando reale. / Non vedi l’inganno. / E’ tela del regno”. - “Un sito ti cattura” -. L’Autrice nel suo dolce divagare intitola la quarta sezione “Pensieri tra le righe”, e ci racconta il mondo delle fiabe, indispensabile per crescere e per divenire degli adulti che conservano nelle anime ‘il fanciullino’ caro al nostro Giovanni Pascoli. Ella non si riferisce alle favole classiche, ma stimola i bimbi a esercitare la fantasia, a ‘scrivere storie’. ‘usando i ricordi /dolci nel cuore”, a ‘pescare la luna nel buio’ - immagine di un lirismo epifanico -. Va citata in questa sezione la lirica “Parole per giocare”, nella quale Franca adotta sei terzine di tautogrammi, ovvero contraddistinte ognuna da tre versi che iniziano con la stessa consonante. Una figura retorica che diviene ottimo espediente per rendere ludico il linguaggio. La Nostra sembra muoversi su un’altalena lirica, che tramite il già citato ‘pensiero magico’, caro a grandi Artisti, vola da argomenti giocosi, ad altri intensi, didattici, ambientalisti. Muove un monito sull’uso sconsiderato dei materiali riutilizzabili, regalandoci versi di velluto ne “La carta riciclata”: “Accoglila entusiasta, / è frutto elaborato, / ripristina compatta / la carta dei giornali”. L’Autrice introduce poi la sezione sui “Personaggi magici”, e, aiutata dai preziosi disegni della Vagnozzi, illustra la figura del mago, dell’acrobata, del pittore, soffermandosi, con il consueto spirito pedagogico sul Poeta e sul piccolo scrittore. Autentica perla “Il poeta e la luna” nella quale coniuga l’amore per il satellite più caro agli artisti alla speranza di pace: “Sapiente il poeta / rincorre la pace, disdegna le nubi, inneggia alla luna”. Tra i personaggi dotati di magia, Franca si sofferma sui violinisti, d’altronde la musica, ogni tipo di musica, viene da dentro di noi, non da fuori. La meraviglia del testo consiste nel toccare tanti tasti, onirici, gioiosi, seri e dolcissimi, con la capacità di mescolare le particelle d’aria che respiriamo, con particelle di impossibile, quelle che solo una fata riesce a catturare. Non manca, ovviamente, la sezione sulla Natura. L’amore necessario per rendere il seme fiore e frutto, l’incanto del bosco, che è arco teso verso il bello e il bene, lectio magistralis per noi uomini che non sappiamo rispettare madre – natura. L’autrice ci propone poi “Il viaggio nell’acqua”, animata dalla volontà di educare sulle emergenze climatiche con levità e armonia. S’innalzano alti i suoi endecasillabi nella lirica “Magico candore”: “Smagliante l’orizzonte nell’inverno /accende filigrana risplendente,/ avvampa nell’argento laminato / intenso nelle notti fluorescenti”. Franca chiude la sua Silloge con una manciata di acrostici… mi si perdoni il termine, ma l’ho scelto con coscienza, perché leggendola ho avuto la sensazione che seminasse stelle. I termini scelti per creare la farfalla, la libellula, la montagna sono impalpabili, caldi, luminosi. Terminata la lettura di questo libro variegato, ricco di spunti di riflessione e di incantesimi, mi accorgo di averne già nostalgia. Lo riapro e riprendo a sognare…
Vittorio Verducci su “Un mondo meraviglioso” di Franca Prosperi
“Un mondo meraviglioso” è l’ultima fatica di Franca Prosperi, una silloge in cui la poetessa conferma, incrementandole, le sue doti artistiche già da me sottolineate a proposito di altre sue opere. Doti artistiche che sono tali in quanto hanno alla base due indispensabili fattori: il cuore e la mente. Perché, come rispose Dante a chi, nel Purgatorio, gli chiedeva se fosse colui che iniziò a scrivere in rime nuove, la poesia scaturisce da un’interiore ispirazione dettata dall’Amore e poi trascritta in versi su cui inevitabilmente interviene la mente inducendo il lettore non solo a commuoversi, ma anche a riflettere. E la scrittura di Franca è proprio così: un versificare che emoziona e induce a pensieri profondi, generati dalle tante tematiche che l’autrice affronta con originalità di concetti e di linguaggio, e che, continuando con quanto ha già intrapreso in un’opera precedente, riguardano soprattutto il mondo dell’infanza e della prima adolescenza. Ma che possono interressare anche gli adulti, invitati come sono a risvegliare in se stessi quella sopita ma mai spenta anima bambina e, come diceva Pascoli, a guardare le cose con gli occhi di un fanciullo.
Sono temi legati all’amicizia, al rispetto della natura, all’amore, alla pace, rivolti a riunire tutti i popoli in un mondo dove i vari colori si stringono in un fraterno, universale abbraccio, mettendo in fuga ogni diversità di pelle e di pensiero. Temi che Franca sviluppa in un percorso che inizia dal mondo degli animali, da lei magistralmente descritti nella genuinità delle loro azioniquotidiane, mai in lotta tra loro, ma rappresentati in un atteggiamento bonario, quasi umanizzando il loro sentire: lo scodinzolare felice e il dolce guaito del cane fedele, il passo felpato e l’acquattarsi sospetto del gatto, l’astuto difendersi di un riccetto intraprendente dalle insidie d’un felino, ecc..Percorso che continua facendo venire alla ribalta un universo di valori permeato di gioie e di dolori, d’amore materno, delle azioni quotidiane di un bambino, il tutto circondato dall’amplesso del fuoco: una indovinata metafora che sta a significare non l’elemento che brucia e devasta, ma quello che riscalda la terra, protegge la vita e accende l’amore nei cuori.
E il viaggio prosegue ininterrotto in uno scorrere felice di pagine: ecco, ora compaiono i giochi dei bambini, antichi e moderni, come la trottola, la bambola, il nuoto, l’altalena, che rappresentano momenti di spensieratezza e di gioia serena dell’infanzia. Non solo di giochi e di esperienze infantili si tratta, ma anche di momenti più culturali, più prettamente istruttivi e di riflessione, come la bellezza di un museo, il potere che può avere una favola o una storia, e la morale che se ne può trarre, oppure insegnamenti di tipo ecologico, come si può leggere in “La carta riciclata”. L’identica cosa si può dire del tema dei personaggi, quali l’abile mago, l’acrobata sul filo, il sorriso del clown, tutti intimamente legati al mondo dei ragazzi, e altri, quali il poeta e la luna, il piccolo sacrittore, il pittore appassionato, un suono di violino, che indugiano sulla realtà cogliendone i più profondi segreti e invitano alla produzione scritta e artistica in genere. Né poteva mancare un gruppo di poesie riferite direttamente alla natura, che la poetessa avvince a sé in un panico abbraccio permeato di amore, di rispetto e di doverosa gratitudine per tutte le sue ridenti bellezze. Tematica che trova la sua degna conclusione nella sezione, anche culturale, dedicata al viaggio dell’acqua, da cui sgorgano suoni e visioni che sfociano nel sogno, come si può leggere nelle poesie riguardanti il poeta e la luna, quasi la natura sia un mondo magico, animato da una misteriosa forza vitale. Infine l’ultima sezione in cui la poetessa presenta alcuni acrostici di difficile composizione, rivelando non solo la sua notevole ispirazione e le sue elevate capacità linguistiche, ma anche sorprendenti abilità tecnico-formali. Del resto tutta la produzione è contrassegnata dal suo talento, innato e poi perfezionato da uno studio attento e meticoloso per quanto riguarda la produzione di versi, che variano dagli endecasillabi ai novenari agli ottonari, ecc., doppi senari compresi, e resi musicali dal felice uso delle assonanze, delle consonanze e delle rime. E ciò è di grande impatto emotivo per il lettore, che resta affascinato dal ritmo dei versi, dal suono e dal significato delle parole e dal susseguirsi delle immagini che da esse derivano.
Un libro che, si ripete, dati gli argomenti trattati, anche gli adulti dovrebbero leggere, ma chein primis è adatto al mondo della fanciullezza e della preadolescenza, connotato com’è da rilevantevalenza pedagogica e didattica e rivelandosi l’autrice, da provetta insegnante quale è stata, una profonda conoscitrice della psicologia dell’età evolutiva.
Le ultime annotazioni le riservo alla veste grafica, che si presenta ottima nella copertina plastificata fornita di alette, nell’uso della carta patinata opaca antiriflesso che, insieme alla scelta della grandezza e del tipo dei caratteri di stampa, permette una agevole lettura soprattutto da parte dei ragazzi, e dei tanti disegni che adornano il libro. Disegni di animali, paesaggi, elementi naturali, personaggi, ecc., configurati sul modo particolare, ancora incontaminato, di vedere la realtà da partedei giovani lettori, quindi molto stimolanti a captare la loro attenzione: il tutto scaturito dall’estro e dalla bravura dell’autrice Francesca Vagnozzi, una giovane artista che aggiunge alle doti di brava scenegiatrice una eccellente padronanza della tecnica del disegno e dell’uso dei pennelli e del colore. Ne risulta una eccellente silloge poetica, che s’intona compiutamente, in tutte le sue parti, agli obiettivi per cui Franca Prosperi l’ha progettata e scritta.