Pagano Antonella – Roma

Antonella_PaganoPRESENTAZIONE

Antonella Pagano, sociologa, poeta, scrittrice, pubblicista, autrice anche di opere teatrali. Idea il “Modello di Pedagogia dell’Arte che passa per la Creatività e conduce alla Bellezza” che sperimenta in istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Pluripremiata con opere di poesia e di drammaturgia: “Stranavvento”, “Plurilogo”,“Brigantessa dalle lunghe trecce”, “Apolide”, “Rondine con te-Sillabe innamorate (preghiere)”, “Sindone”; per quest’ultima riceve il plauso e l’approvazione di Padre Leonardo Sapienza, già Reggente della Prefettura della Santa Sede; con il libro:”150 pensieri per l’Italiaunita” -marzo 2013- il plauso del Presidente della Repubblica e il Patrocinio Morale di istituzioni e realtà associative di rilevanza nazionale.

Madrina-ispiratrice della 1^ Biblioteca Italo-arabo-magrebina per bambini da zero anni istituita nello storico Seminario di Mazara del Vallo, si fregia della Medaglia del Governo Polacco per ricerche sulla 2^ guerra Mondiale. È Presidente e componente di Giurie di Premi letterari nazionali e internazionali; idea e Presiede: ”Prego in Poesia”- Premio interculturale ed interreligioso.

Saggi, poesie e scritti sono inseriti in antologie e raccolte. Ha curato originalissimi cataloghi d’arte, mostre antologiche ed eventi in storici complessi monumentali di tutta Italia. Recentessima la sua elezione a Poeta per il Mondiale di Pinocchio annesso al Mondiale di Ciclismo per il quale Pinocchio è stata la Mascotte. Per il Montefeltro e precisamente per S.Sisto di Piandimeleto: le:”Sillabe innamorate” di “Rondine con Te” -1° Premio per la Poesia Sacra- con cui la poetessa è stata ospitata nella Chiesa del Carmine durante la celebrazione della S. Messa delle 11,00, la piece-monologo su San Sisto II Papa-Protettore di San Sisto, il recital di alcune delle preghiere tratte dalla Silloge,  il recital interattivo con i ragazzi dell’Istituto comprensivo “Evangelista da Piandimeleto”, la lettura collettiva dell’”Ode del Cece Sultano” per la Poesia dei Territori -sia fisici che dell’anima che la poetessa e sociologa coltiva alacremente e di cui Antonella Pagano è ambasciatrice- etc…

 

 

COMUNICATO STAMPA

“Libri nel Borgo antico” dal 25 al 27 – Bisceglie accoglie scrittori e giornalisti; sabato 26 nelle Vecchie Segherie alle ore 19 la poetessa  ANTONELLA PAGANO narra il suo: “Rondine con te – Sillabe innamorate”.  La poetessa che da una vita coltiva alacremente territorii fisici e dell’anima incontra il borgo antico di Bisceglie e la vasta platea di scrittori e giornalisti al cui dialogo contribuisce offrendo un’altra prospettiva di osservazione, analisi e suggerimento di inedite prassi intorno alla condizione umana, con peculiare riferimento al pianeta Human Rights. Commenterò in qualità di Presidente del Club per l’UNESCO di Bisceglie. “Rondine con te – Sillabe innamorate” ha vinto il 1° Premio Nazionale Domenico Rea, prefazione di Mons. L.Leuzzi  – incaricato dal Santo Padre della Pastorale Universitaria di Roma. Le perlustrazioni sociologiche della Pagano passano per sillabe d’un lessico personalissimo, quindi viaggiano per rondini, gattine, carezze e bolle d’aria fino a raggiungere lessici più canonici tutti miranti a far perenne il suo lavoro di coltivazione dei territori, l’inesausto lavorare al cantiere della Bellezza in una estetica che dichiara palesemente la maternita dell’etica. La straordinarietà di questo delicato volume aumenta quando si pensa all’autrice quale geniale ideatrice del “Modello di Pedagogia dell’Arte che passa per la Creatività e conduce alla Bellezza”. Modello di Pedagogia che è metodo potente per attrarre e moltiplicare l’attenzione e la cura verso l’infinito Patrimonio di Bellezza che gli uomini hanno saputo edificare; metodo attivo di sviluppo della creatività – l’Autrice lo applica in Scuole di ogni ordine e grado,Istituti,Università, con Ingegneri e Architetti, in castelli e Complessi Monumentali d’Italia – invitata da pubbliche amministrazioni, istituzioni scolastiche e culturali.  La Pagano, con magistrale compostezza, invoca accoratamente l’urgenza di recuperare o far ritorno agli alfabeti, soprattutto quello di terra e di pane che ha reso visibili; opere d’arte nelle quali ha trasmutato le sue metafore. Da ciò l’autrice deve aver maturato l’esigenza di accompagnare il testo con deliziose decorazioni grafico/pittoriche di cui è essa stessa autrice ottenendo, per conseguenza, che: logos, istanze, pathos, liricità, colori e disegni si siano fusi in un tutto armonico e accattivante, si siano fatti azione concreta e amorevole verso il Patrimonio Tangibile ed Intangibile. Sempre da ciò deve essersi librata la scintilla generatrice del Florileggìo, il leggìo ciclopico che ha ideato, il più grande leggìo del mondo, per lei: Trono della Conoscenza. Passare attraverso il Florileggìo e il ciclopico libro che vi ha adagiato per invogliare al recupero d’un quotidiano esercizio incontro alla luce della conoscenza. Alla ricerca sulla parola, l’eclettica inesausta amanuense, ha annesso la pragmatica capacità di applicarla alla realtà onorando concretamente l’Etica dell’Impegno; di fatto è anche da sempre impegnata sul fronte dei Diritti Umani, pioniera di Croce Rossa sin dall’adolescenza, nell’ultimissima azione ha messo insieme -in quel di Matera- ben 120 associazioni nazionali ed internazionali per occuparsi di diritti dei bambini scrivendo finanche gli 11 Principi in aggiornamento alle Convenzioni e Carte esistenti, miopi ancora delle emergenze contemporanee, principi che la FEI (Federazione Esperantisti d’Italia) ha voluto tradurre in esperanto. Quanto alle sue sillabe innamorate, sono la sollecitazione al recupero della passione verso il Pianeta, i suoi abitanti e le creazioni dell’uomo, dalle più piccole alle più grandi. L’interesse del Club per l’UNESCO di Bisceglie, pertanto, va individuato nell’aver rilevato queste valenze e nel suggerirne la divulgazione nelle scuole di ogni ordine e grado quale azione ad AGIRE L”AGENZA 2030 nell’ambito Educazione-Comunicazione. Cominciare, insomma, dalle sillabe per comporre parole innamorate e gesti d’amore verso il Patrimonio, l’Uomo e la Società, anzi le  Società, per auspicare un generale innamoramento della vita, della natura, del pianeta, dell’Arte italiana, della cultura sociale e della convivenza, innamoramento attraverso il quale ritrovare i fondamenti della civiltà autentica nell’oggi in cui si vive una civiltà malata.“La vera cultura è una focaccia di farina di grano e libri”  è il motto della illuminata famiglia Mastrototaro che ha fatto la storia delle Vecchie Segherie – non potevano che essere queste, dunque, il territorio più appropriato e congruo alla filosofia e alla pedagogia della Pagano che, so già, arriverà con il suo libro e uno stormo di rondini di pane. 

Pina CatinoPresidente del Club per l’Unesco di Bisceglie