MANIFESTO per il Rinascimento della Cultura italiana e dell’Intellettuale.
Ideato nella notte precedente la mia partenza per il Worldbook e discendente da tutto un trattato che ovviamente non riporto, ho ritenuto di farne dono a tutti i partecipanti alla importante manifestazione ideata da Roberto Sarra e a chi mi legge su facebook.
L’ho letto in Cattolica prescindendo finanche dalla presentazione del mio libro che ritenevo superflua rispetto all’URGENZA del nuovo Rinascimento culturale e dell’Avvento del nuovo autentico Intellettuale. Per onorare l’integrale composizione, e prima che venga interpretato altrimenti o tagliato in alcuna parte, cosa che mi addolorerebbe, lo trascrivo.
Rinvio ad altra sede l’intero trattatello.“Ogni gesto di cultura è un mattone d’immenso valore per il nuovo rinascimento dell’Italia. Occorre essere solerti, vigili, concreti e veloci…che il tempo fugge. Occorre un grande illuminato discernimento… che il tempo fugge e le nuove generazioni debbono trovare la Nazione faro che i Padri hanno unito e fatto grande. Occorre onestà culturale perché germoglino fiori e non immondizia. Occorrono intellettuali vivi, onesti, composti, guerriglieri della letteratura, della pittura, della scultura, delle arti tutte, coraggiosi e impavidi costruttori di Pace e di Cultura autentica. Troppo spesso il termine ha indicato tutt’altro. Dedico il mio esserci al grande costruttore di Pace, di Integrazione, di Libertà, di Intelligenza: Mandela, che in questo istante storico ci lascia, segnalerei qui molti Maestri a cui devo molto più di tanto e l’ho fatto nel trattatello. E dedico il mio esserci al Santo Padre Papa Francesco, Uomo dell’anno, direi grande Uomo di sempre. Ci si eterna a compiere gesti di così illuminata umanità. E dedico il mio esserci a San Francesco che ha guidato la mano di me piccolina, sin dalle elementari, a frequentare la Bella Parola, la Poesia, ma anche la semplice Bella parola detta al compagno di banco, al fratello, allo sconosciuto per strada che ha bisogno di un qualcosa, di un semplice saluto. Dedico il mio esserci ai miei figli che percorrono vie luminose sia come uomini che come professionisti deontologicamente ok. E dedico il mio esserci a tutti di questo piccolo pianeta, puntino dell’immenso universo…che troppi confini e steccati alza in un così piccolo spazio ove è meraviglioso pensare, invece, che tutti possano incontrare tutti. Troppo spesso Cultura e Bellezza si sono pericolosamente allontanati. Troppa mistificazione. La verità è la poesia vera. La verità è vita vera. La mistificazione luciferina conduce al buio e l’oscurantismo genera notti infertili, baratri.
***e infine dedico un pensiero “alanchiano” a Pietro Lucarelli, Direttore de’ La fenice che ieri l’altro è volato a raggiungere il Padre. 20 anni volati su per i calanchi, le forre, i monti, le foreste lucane, Lui mi ha condotto, Guida e Maestro, sui calanchi ove ho fatto nascere l’Alfabeto di terra….adesso Lui mi ispirerà l’Alfabeto di Cielo così che continueremo a scrivere su pagine azzurre La fenice, la mia grafia, quella che Lui scelse per il nome del giornale….sarà la grafia con cui tenterò di interpretare quello che di lassù ancora mi insegnerà.
A tutti i miei amici e a tutti che non conosco:
siate autentici nel pensare e nel fare.