Introspezione

La giovane ricordo bene che eri
quando i miti affollavano la mente,
adorna di ghirlande biancospino
raccontavi alle fate sogni arcani.

Giocavi con la sabbia e le tue mani
tessevano granelli di destino,
figlia del sole bella ed impaziente
anelavi messaggi assai forieri.

Impavidi i tuoi giorni come ieri
sono un vestito ancora più aderente
che il tempo ha modellato pian pianino.

Allo specchio ti guardi ogni mattino
e quello sguardo azzurro ed indulgente
t’ama: come il migliore degli averi.

 

Ascolta l’interpretazione di Rodolfo Vettor: