Introspezione
La giovane ricordo bene che eri
quando i miti affollavano la mente,
adorna di ghirlande biancospino
raccontavi alle fate sogni arcani.
Giocavi con la sabbia e le tue mani
tessevano granelli di destino,
figlia del sole bella ed impaziente
anelavi messaggi assai forieri.
Impavidi i tuoi giorni come ieri
sono un vestito ancora più aderente
che il tempo ha modellato pian pianino.
Allo specchio ti guardi ogni mattino
e quello sguardo azzurro ed indulgente
t’ama: come il migliore degli averi.