L’attimo fuggente
Non voglio sapere del suadente
dissolversi del tempo
in vortici voraci.
C’è qualcosa di persistente
e vero in questo che s’insinua
fiato di memoria
dal profumo degli orti:
cortine di pensieri
a riaffiorare volti amati
non stronca la falce impietosa
del nulla che nulla ha mietuto
a sussurri di cielo
e antiche radici
se qui, adesso tra briciole
di vita più forte m’assale
soffio d’infinito e altro
sole schianta negli occhi
col tumulto delle nubi, affilando
sguardi al respiro di domani.
Nonostante. Nonostante più incauta
sia la mia, la nostra sfida,
nonostante sfarini la mente
sulla soglia sorda degli anni
passati, di quelli a venire.
Non voglio sapere del suadente
dissolversi del tempo
se è il tempo a sospingermi
ancora oltre i solchi del tempo.
Da: Controcanto, prefazione di Alessandro Quasimodo, Edimond 2012