Il campanile
Un dì mentr’io n’andava in Notte fonda
e a’ campi e a’ boschi e a’ rivi
nell’orizzonte oscuro e in su’i corrivi
nembi e alla bionda
fremente paglia – ‘l grano – un’iraconda
m’apparve un’ombra, e ai bivi
ne scorgevo una pieve a’ suol giulivi
d’un’altra sponda.
Allor m’apparve in sprezzo un campanile
che al ciel s’ergeva e snello,
e della Morte urlava e reo e febbrile
l’arcano ed empio augello,
e nell’etra sen stava e fu sottile,
e fu rubello;
ed era pietra ‘l vello,
e dove ancor la roccia sua s’ammolla,
tra’i mattoni di sangue la gargolla.