Il tango della speranza
Mille idee proiettate al futuro, a Berlino il ricordo di un muro.
Gambe al petto, la riva del fiume, sul mio capo volteggiano piume.
I miei sogni attraversano il mondo, tra le nuvole e un mare profondo,
inchiodati una triste mattina. Alto un muro per noi, in Palestina.
Come scudo, il motivo è la fede, chi non ama un suo simile e crede,
il rispetto alla vita oltre il muro, per chi libero guarda al futuro.
Triste pietra, confine al Pianeta, proprio lì che fu luce. Cometa!
Ero sempre alla riva del fiume, con accanto quel nido di piume.
Primavera di sangue si bagna, sui binari, chi muore è la Spagna.
Giù dal cielo, Settembre di morte. Un inferno, tremila le porte.
Non c’ è prezzo per la Libertà! Troppo sangue, non è umanità.
Lì, sdraiato alla destra del fiume, i miei occhi in quel rosso di piume.
La sua foce, distante da me, a spararle un vigliacco…Perché?
Passeggiavo alla riva del fiume, occhi in lacrime per quelle piume.
In ginocchio, col viso per terra, tra le mani le piume e la guerra.
Acque aspre, nel mare è lo iodio, che sovrano a regnare c’ è l’ odio.
Inchiodata nel fango, ora giace. Acqua scorre, profumo di Pace.
Pur ferita, riprende a volare, per un mondo che ha sete d’ amare.
Un dipinto, quel sole al tramonto, che si cala nel mare, fugace.
Braccia al cielo, coi piedi nel fiume, a gridar la mia voglia di Pace.
Cielo e mare in un solo colore, terra e vento di un solo sapore.
Questa sera c’ è voglia di amare, mentre il cielo comincia a brillare.
Lungo il fiume, una stella fa giorno. Difendiamola senza vergogna.
Sulle rive del fiume, una danza. Dolci piume di sogni e speranza.
Il silenzio mi avvolge la mente, l’ acqua scorre così, lentamente.
Tra le onde le piume e il mio cuore, prego Dio che mi doni l’ amore.
Una luce m’ illumina il viso, tante piume in un solo sorriso.
Alba nuova, domani, al mattino, con le piume in un tango argentino.