Un romanzo chick lit scritto da un uomo e che ogni donna dovrebbe leggere. Alessandro Ippolito è alla sua prima prova narrativa ma gli ingredienti per la riuscita della ricetta ci sono tutti: un titolo intrigante, un’ambientazione trendy ma non scontata, un giovane dongiovanni italiano, scene piccanti narrate anche nei dettagli più scabrosi. Il protagonista, di cui non vene mai svelato il nome, vive in una non meglio precisata metropoli statunitense e lavora come direttore in un negozio di abbigliamento. In compagnia di amici trascorre le notti tra party e cene, lasciandosi scivolare la vita addosso con leggerezza e spensieratezza. Obiettivo a breve termine vivere a pieno i trent’anni. Affamato d’amore e di sesso non si lascia sfuggire un’occasione convinto che la fedeltà non sia una condizione realistica dell’essere umano. L’incontro con una bellissima bionda dal passato tormentato gli riserverà non poche sorprese. Un romanzo di gesti, sospiri e notti di passione, di ricette da copiare, di riflessioni senza veli da meditare. Ippolito, con astuzia degna del suo protagonista, mescola ingredienti sempre cari al pubblico femminile con camei di inusitata sincerità al maschile. Una sorta di manuale da consultare per capire cosa pensano gli uomini in certe situazioni. Ma anche una storia che scava a fondo nella psicologia umana e nelle contraddizioni che si nascondono dietro una parola che vuol dire tutto e nulla: amore. Insomma, non è roba da maschiacci. Oppure sì?