Un’onda birichina
Breve racconto, scritto all’età di 13 anni pensando allo tsunami e contenuto nella pubblicazione:
AAVV: Ti racconto il mare? Parole, onde, sogni, Tipografia S. Martino 2009,
a cura dei ragazzi e delle ragazze del Giardino del Baobab.
Un’onda birichina
C’erano una volta in un mare lontano da noi tre onde che giocavano a rincorrersi fin dall’origine del tempo terrestre.
Tutte e tre avevano un nome che le distingueva una dall’altra. Un’onda si chiamava Ester, l’altra Buona e la terza Nina. Il nome glielo aveva dato il loro padre, il mare, così come aveva deciso chi di loro avrebbe toccato per prima la spiaggia per i millenni a venire. Tuttavia due delle onde non erano d’accordo di arrivare sempre seconda e terza e decisero che dovevano ribellarsi.
Tutte e tre amavano giocare a rimpiattino, ma lo strano era che nessuna vinceva mai, perché non potevano disobbedire al mare. Buona, che era la seconda del turno, decise che per almeno una volta sarebbe arrivata prima, così decise anche Nina. Tutte e due presero la rincorsa per superare Ester, ma fu terribile, perché finirono entrambe sopra la prima causando un netto aumento dell’altezza del mare sulla spiaggia.
Allora il mare si infuriò e disse: “Sono molto dispiaciuto della vostra disubbidienza e per punizione una volta all’anno ripeterete questo salto e sarete così odiose a tutti i bagnanti che vi chiameranno “Onda Anomala”.
Loro si pentirono e il papà mare ridusse il castigo ad una volta ogni tanto, perché si ricordassero la lezione.
Così è ancora e sarà per sempre.