Odori di assenze
Odori quell’aria stamane emanava
non eran profumi di calle o ginestre,
che calli i suoi piedi tenevano ferma
lontana da tempo dai campi di fiori.
E vasi nostalgici d’acqua e colori
bramavan sapore dei fiori recisi,
radici, compagne, di vita e parenti
ignari apparenti di quei suoi silenzi.
Odori stamane parevano grida
d’aiuto di vecchia che sola rimase,
seduta di fronte alla televisione
nostalgica voce di una compagnia.
E povera sola nella sua dimora
fu ieri, quel giorno, di ier d’avantieri,
ad ora improvvisa, presenza inattesa,
sorpresa funesta dell’ultima vista.
Stamane gli odori della sua dimora,
di morte che sola le prese la mano,
suonavan campane a vicine coscienze
di mesta sua assenza pregressa presenza.
Odori quell’aria stamane emanava
di assenza dei fiori, recise coscienze,
radici, e fetori, spogliate d’amore
ricolme presenze di lor lontananze.