Giuseppe Gabrielli
Gentile amico, bravo e intelligente,
Incline al poetare ho conosciuto;
Un versare possiede trasparente,
Soltanto ultimamente l’ho saputo.
È stato quando un dono ho ricevuto,
Prezioso, nel concorso a Grottammare,
Pelasgo il nome, e lui m’ha intrattenuto,
E m’ha mostrato, bello, un poetare
Genuïno nel verso, a dimostrare
Autentici gli affetti soprattutto.
”Benvenuto – gli ho detto – col rimare
Radioso crescerai, e dappertutto.
Ingegno tu a portar sei come un flutto
Euberante d’acque di sorgente:
Leggiadro e insigne è il tuo comporre, frutto
Limpido e prosperoso d’una mente
Inebriante a sgorgare e competente”.