La cripta
Era Notte e la Luna or sanguinava
rossa di Fato estremo,
e ‘l cimitero santo – onde ne tremo -
alluminava,
e a’ sepolcri invecchiati or si scagliava -
il suol che in sogno premo -
e questa antica cripta e avvolta in stremo
cieca inquietava.
Allor n’udì tacere un’ombra inquieta,
e giù n’andò e alle scale,
laddove ‘l tetto è fatto e in bare, e a’ meta
ignota urlò lo strale,
e lo spettro svanì, e facea ‘l Poëta,
e fu mortale.
Questo membrar m’assale;
e la tomba crudel m’appar amara,
sepolta e in terra e in pietra, un’orba bara.