L’anima fuggente: di Rescigno il racconto infinito.
Convegno in onore di Gianni Rescigno
Teatro del Complesso Monumentale dei Dioscuri al Quirinale
24 ottobre 2015, ore 16.30.
È motivo di vanto per il Circolo Iplac – e mio personale – l’aver organizzato un convegno in onore di Gianni Rescigno, cantore delle emozioni dell’anima e delle piccole cose che danno smalto ai sentimenti più puri dell’uomo.
Una delle prioritarie missioni della nostra Associazione è quella di spargere il buon seme della Cultura, coltivarlo nelle menti dei giovani, recarlo in dono a chi vuol dissetarsi alla fonte delle Arti; ma oggi noi siamo qui per sfiorare e raccogliere i buoni frutti che uno dei più grandi poeti contemporanei ci ha lasciato in dote.
Ringrazio la signora Lucia, la figlia Rosa Maria, il nipote Antonio e il genero Filippo per essere qui oggi insieme a noi; ringrazio tutti gli amici presenti a questa festa; ringrazio chi si è prodigato per far sì che l’evento si realizzasse.
Gli interventi sul palco saranno numerosi, e il tempo è tiranno; quindi vi farò partecipi solo di un’emozione: quella che ho percepito dalla lettura di alcuni versi di Gianni.
Più che “emozione” dovrei classificarlo “messaggio”; messaggio di speranza e di riscatto dall’alienazione.
Ecco il libro che letto e riletto in questi ultimi giorni: NESSUNO PUÒ RESTARE.
Tra le pagine si cela una lirica che mi ha fatto molto riflettere sull’anelito di fratellanza e solidarietà che tutti noi – a parole – rincorriamo, ma che nei fatti snobbiamo o sottovalutiamo costretti dall’amor proprio a rifugiarci, sul ring della vita, nell’angolo del più debole indossando i guantoni del più forte.
Spesso abbiamo ignorato o trascurato l’aiuto di una mano amica, il consiglio di un compagno pronto a salire sul quadrato in nostra difesa… e poi siamo caduti al tappeto.
L’orgoglio spiana la strada all’individualismo, ma l’individualismo alimenta il morbo della solitudine. Questo Gianni l’aveva ben inteso. Al dono dell’Amore, che dovrebbe corroborare le nostre esistenze, spesso facciamo indossare la veste dell’elemosina, ma questa ribellione al “ricevere” – o al “condividere” – ci preclude la strada della serenità e, a lungo andare, il traguardo della salvezza.
Allora, ecco la via d’uscita indicataci da Gianni.
Ascoltate le sue parole. Son solo sette versi… ma che lezione di vita!
SI VA AVANTI COSÌ
Si va avanti così
sempre col desiderio d’amore.
Si cerca di trovare un’altra mano
per tremare insieme
perché la debolezza dell’una
sia forza dell’altra
doni l’illusione di non cadere soli.
Grazie Gianni!
E grazie a tutti voi!
L’intervento di Franco Campegiani: Di Rescigno il racconto infinito
L’intervento di Sonia Giovannetti sul blog “Alla volta di Leucade” di Nazario Pardini.
L’intervento di Sandro Angelucci sul blog “Alla volta di Leucade” di Nazario Pardini.