Fabrizio Oddi – Roma

Fabrizio OddiSono nato (il 30 agosto 1961) e vissuto sempre a Roma, ad eccezione del periodo (dal settembre 1990 al maggio 1992) in cui ho lavorato a Milano, vivendo però a Bergamo. Sono legato anche a queste altre città, dove ho avuto, in particolare a Bergamo, affetti ed esperienze. A Roma ho abitato per 30 anni nel quartiere del Pigneto, in Via Mariano da Sarno, vicino a Via Fanfulla da Lodi, ov’è il famoso bar Necci di pasoliniana memoria. Ora abito un po’ più in là, nel quartiere Collatino. A Roma ho svolto i miei studi, in particolare, dopo le prime scuole (asilo, elementari e medie, al Pigneto) nell’allora liceo classico – ginnasio Gaio Lucilio, nel quartiere di San Lorenzo, scelto proprio per la propensione, da subito dimostrata e già segnalata dagli insegnanti delle elementari e delle medie, alle lettere: corso di studi il liceo classico che ha contribuito allo sviluppo di tali attitudini, grazie anche ai professori (purtroppo in larga parte compianti) che ho avuto la fortuna di incontrare, quali quello di italiano, greco e latino (tra le altre materie) del ginnasio, esimio latinista e professore anche all’Università di Pescara, Ugo Carratello: https://www.radiortmarchivio.it/2008/12/08/modica-a-quattro-anni-dalla-scomparsa-matteo-monaco-ripercorre-in-un-libro-la-vita-e-gli-scritti-del-latinista-modicano-ugo-carratello/ ; e il Professore di italiano e latino del liceo, Gabriele Di Giammarino, poi preside del liceo romano “Cavour”. Autore di opere di critica letteraria, coautore di antologie di letteratura italiana per le scuole superiori, è stato collaboratore di riviste letterarie italiane e straniere e membro per anni certami ciceroniano di Arpino e varroniano di Rieti: https://www.direnzo.it/it/gabriele-di-giammarino/ Al Professore Di Giammarino, oltre all’amore per la letteratura, debbo il profondo interesse per la linguistica. Infatti alla mia richiesta su un possibile tema per una tesina (come si usava allora) da redigere in occasione della maturità classica, la risposta immediata del Professore era stata: La novità linguistica manzoniana. Tale approfondimento, oltre allo studio di tutte le numerose e ampie lettere dello scrittore milanese sulla lingua, accanto alla lettura di altri suoi scritti e naturalmente de I Promessi Sposi, mi ha consentito di conoscere tale materia affascinante e studiosi di spicco della stessa, quali – per rimanere nell’ambito di quelli italiani – Bruno Migliorini, Tullio De Mauro, Giacomo Devoto, Maurizio Vitale, rimanendo negli anni sempre affascinato su tale ambito, grazie ad autori quali Aldo Gabrielli, Gian Luigi Beccaria, Luca Serianni e altri. Dopo la laurea in giurisprudenza (che ha ampliato la mia capacità di raffronto e associazione tra testi diversi e parti dello stesso testo), con una tesi in diritto canonico La partecipazione dei laici al munus regendi, prima funzionario e poi dirigente pubblico, investito dell’onorificenza dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana di Cavaliere, ho continuato a seguire e approfondire la mia passione per gli studi umanistici e, amante della letteratura, in particolare della poesia, come pure del cinema (sia del grande che del piccolo schermo, come le serie televisive, o sceneggiati alla maniera di una volta) e della musica, ho partecipato e partecipo a concorsi di poesia ricevendo vari riconoscimenti. Intervengo su blog, siti e riviste letterarie, quali “aNobii”, “LaRecherche”, “FOLIVM”, “International Web Post”, con la pubblicazione di articoli e componimenti e la conduzione anche di vari gruppi di lettura (sul s.r. aNobii). Svariati sono gli articoli e pubblicazioni da me redatti presenti ad oggi su “International Web Post”, quotidiano on line di attualità, politica, cultura, arte, letteratura… (https://www.internationalwebpost.org/author/fabrizio-oddi/ ), in parte già pubblicati sul sito de “LaRecherche.it” (v. lo specifico documento). Numerosi anche i gruppi di lettura ai quali ho partecipato, sovente come conduttore nel social reading “aNobii” (v. elenco). Difatti nel maggio 2009 a seguito della scoperta del social reading aNobii, ho ripreso, più assiduamente, dopo un non breve periodo, l’attività di scrittura di poesie, nonché di commento e recensione di testi letterari, scoprendo la bellezza di partecipare a gruppi di lettura virtuali e reali. Oltre alla redazione di prefazioni/postfazioni a testi letterari, interventi quale relatore a presentazioni di testi letterari e in particolare poetici, partecipo a programmi radiofonici (come la rubrica “Senza Parafrasare” su Radio Kaos Italia), televisivi (come la trasmissione “Poeti e Poesia” a cura dell’Editore Pagine), e on line (come la trasmissione “Transitiamo umani” condotta dal giornalista e scrittore Fabio Sebastiani), nonché ad eventi e manifestazioni legate alla letteratura e alla poesia, quali “L’Isola dei Poeti” e “Cinema amore Mio” a Roma. Ha collaborato nei testi di Laura Viscardi e Claudio Gentili: Fare strada con la Bibbia (Ed. Fiordaliso, 2a ed. 2000); Per star bene in famiglia (ibidem, 1998); Le multinazionali del cuore (ibidem, 2001); esperienze che mi hanno condotto allo studio e all’approfondimento del metodo della lectio divina (cfr. Neemia 8), strumento prezioso di analisi e associazione dei testi biblici dell’Antico e del Nuovo Testamento. Metodo che ha dato indubbiamente i suoi frutti anche per i testi letterari non biblici. E la componente religiosa e di approfondimento biblico emerge in diversi componimenti successivi e negli originali eserghi, poi riportati (diversamente dalla prima silloge poetica del 2014, Il posto delle fragole) a mo’ di nota alla fine della raccolta poetica Nell’ultimo sfumare del sole e nella recente nuova silloge Lucente bagliore. Così, per fare un esempio, evidenti riferimenti biblici sono rinvenibili, per fare un esempio nel componimento della seconda raccolta edita Il messaggio dell’imperatore, in particolare al libro dell’Antico Testamento del Cantico dei Cantici: “verso un amore più forte della morte”. Ma anche il legame con l’attualità è un’altra componente costante di ispirazione, che pur potrebbe sembrare meno evidente: come attestano in particolare nella silloge Nell’ultimo sfumare del sole le poesie Challenger, A Romy, Sei ancora tu, Inevitabile inquietudine. Poesia, quest’ultima, scritta in occasione dell’incontro poetico (organizzato dalla critica letteraria, scrittrice e poetessa Francesca Farina) svoltosi il 23 novembre 2019 davanti alla libreria – caffetteria “La Pecora elettrica”, nel quartiere di Centocelle nella periferia est di Roma. L’incontro, con la presenza di un gran numero di poeti, era stato disposto a sostegno della libreria, fatta oggetto di due incendi dolosi succedutisi uno dopo l’altro (a seguito dei quali poi la libreria è stata successivamente chiusa). E all’attualità si riferiscono anche vari componimenti dell’ultima raccolta poetica (edita nel febbraio 2025, cui si farà riferimento più avanti) Lucente bagliore, in particolare le poesie: Questo ti voglio dire, Altri orizzonti, Nuova antica lingua, Promuove e tutela (nelle sue due versioni), poesia declamata (nella sua seconda versione), in relazione ai temi “Ambiente ed Ecologia”, in occasione della manifestazione “Poesia e Costituzione” il 2 luglio 2023. L’elemento in parola racchiuso anche nei componimenti Sei ancora tu (già presente nella precedente silloge), Chiudi gli occhi Dolores (nelle sue due versioni), Ancora (Dachaü 1985) e Desirée: poesia quest’ultima pubblicata nel recente fascicolo n. 1-2, di questo 2025, della prestigiosa rivista d’arte, poesia e letteratura, curata dalla pittrice performer, installatrice, scrittrice e poetessa Eugenia Serafini, “FOLIVM” (pag. 59). All’attualità è anche dedicata la poesia Terzine, pubblicata in tre versioni nell’ultima silloge edita a febbraio, Lucente bagliore e già presente (nella terza versione) insieme ai versi di altri poeti, nella prima tappa del progetto di quella che è poi divenuta una trilogia pubblicata dall’Editore Progetto Cultura: Gabbia No. La poesia (come del resto la già citata Questo ti voglio dire) è stata redatta durante il periodo del lockdown a causa del terribile virus Covid-19. Già socio dell’Associazione culturale “LaRecherche.it”, che si dedica alla letteratura e alla promozione di scrittori e scritture, sono anche socio della “Società Dante Alighieri” e dell’Associazione “Amici dell’Accademia della Crusca”. La prima delle tre “Muse” (come mi piace chiaamarle) della mia vita è senz’altro la letteratura; la poesia, innanzitutto (Giacomo Leopardi, i crepuscolari, in particolare, Guido Gozzano, Sandro Penna, Cesare Pavese, Giorgio Caproni, Franco Fortini, Vittorio Sereni, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale, Alfonso Gatto, Mario Luzi, Paul Eluard, Costantinos Kavafis, Anna Achmàtova …), ma anche la narrativa (Alessandro Manzoni, Ignazio Silone, Elio Vittorini, Italo Calvino, Cesare Pavese, Leonardo Sciascia, Marcel Proust, Francis Scott Fitgerald, Beniamin Tammuz, Franz Kafka, Jorge Louis Borges, David Grossmann, Paul Auster, Daniel Pennac; oppure il grande scrittore giapponese di fama mondiale Murakami Haruki … per citare alcuni nomi). Si consideri, ad esempio, l’influenza di alcuni autori preferiti, quali Italo Calvino, in Sul tappeto delle foglie illuminate dalla luna (v. Se una notte d’inverno un viaggiatore) o Daniel Pennac in Exercice d’ennui (dal romanzo Chagrin d’école), Murakami Haruki nella sua citazione del grande scrittore russo ne Le pistole di Čecov (in 1Q84, Libro secondo, Luglio-settembre) o Beniamin Tammuz e Franz Kafka in Il messaggio dell’imperatore (ne Il minotauro per il primo autore e nell’omonimo racconto kafkiano) o Francis Scott Fitzgerald Tenera è la notte (dal titolo del romanzo omonimo). Ma anche le altre due “Muse” sono molto importanti: il cinema, sia del grande che del piccolo schermo, incluse le serie televisive, e la musica: entrambe con evidenti influssi sulla prima musa in modo evidente, traendo dalla letteratura la loro fonte. Ma, all’inverso, anche con influssi su quest’ultima da parte delle altre due. Basti pensare, per il primo profilo, quello del “cinema”, che il titolo della poesia Il posto delle fragole, era stato scelto per la mia prima raccolta poetica e poi ha designato il primo capitolo della raccolta di liriche, Nell’ultimo sfumare del sole, prendendo l’abbrivio, naturalmente, dal celebre film dal titolo omonimo del grande maestro Ingmar Bergman. Come pure il pensiero va alla poesia contenuta sempre nella prima Parte del libro, stavolta nella seconda sezione, Lettera prima di mezzanotte. Il componimento prende spunto dall’ultimo film, Prima di mezzanotte (in particolare una delle scene finali del medesimo), della trilogia del regista Richard Linklater (gli altri due, precedenti, erano stati Prima dell’alba e Prima del tramonto, co-sceneggiatori del precedente e attori di tutte e tre le pellicole Ethan Hawke, Julie Delpy). La poesia Lettera prima di mezzanotte è stata pubblicata nel fascicolo n. 2 dell’anno 2020 della già citata rivista a cura di Eugenia Serafini, “FOLIVM”, e fatta oggetto di articolo, come le precedenti (ed altre) nel quotidiano on line IWP. Tale lirica peraltro ha ricevuto, come più avanti indicato, un prestigioso riconoscimento. E nella parte della silloge appena citata, molto peculiare degli “acrostici”, che prende spunto nel titolo Estremo verso dall’aspetto etimologico del termine del greco tardo ἀκρόστιχον, composto di ἄκρον, «estremo» e στίχος, «verso», sono presenti in modo esplicito altri due riferimenti cinematografici. Surreale ma bello (un acrostico “multiplo”) con testo a fronte nella traduzione in inglese della lirica che riesce abilmente a mantenere la struttura acrostica) a riprendere la famosa frase del film Notting Hill del regista Roger Michell (con la sceneggiatura di Richard Curtis) e i nomi degli attori protagonisti (Hugh Grant e Julia Roberts). Il componimento fu presentato (accanto a quelli declamati da altri poeti, sempre aventi riferimento al cinema) il 20 giugno 2019, nel quadro dell’evento “Cinemamoremio”, in occasione della decorrenza dei 25 anni dalla fondazione dell’Isola del Cinema all’Isola Tiberina, evento curato dai critici letterari e poeti Francesca Farina e Roberto Piperno. La poesia in parola (fatta oggetto di articolo nel quotidiano on line IWP) ha avuto influssi indubbi dalla colonna sonora del celebre film. E poi, ulteriore riferimento filmico, tra gli acrostici (anch’esso un acrostico “multiplo”), La casa sul lago del tempo, dall’omonima pellicola di Alejandro Agresti, con Keanu Reaves e Sandra Bullock, nonché, tra gli altri, Christopher Plummer. Anche questa poesia è stata fatta oggetto di articolo, come la precedente (ed altre) nel quotidiano on line IWP. Musa, quella del cinema, che insieme alla letteratura (nei significativi casi di pellicole scaturenti da testi letterari) consente (con la lettura del testo e la visione del film o serie televisiva) di cogliere, trasversalmente, intrecci, particolarità e associazioni, espresse in riflessioni, spesso pubblicate, anche in gruppi di lettura (v. elenco). La terza “Musa” della mia vita, la musica, pervade con il suo ritmo l’intero panorama poetico, che in giovinezza, considerata anche la propensione al canto, mi ha portato, come autodidatta, a suonare la chitarra in ambito parrocchiale, accompagnando poi con la voce e tale strumento i brani dei musicisti preferiti, in particolare i cantautori italiani, con un panorama vastissimo. Si tratta di cantautori di altissimo calibro che vanno da Fabrizio De André (e dunque il francese Georges Brassens) a Francesco De Gregori, da Edoardo Bennato ad Angelo Branduardi, da Francesco Guccini a Roberto Vecchioni, da Lucio Dalla ad Antonello Venditti, da Gianfranco Manfredi a Claudio Lolli, da Goran Kuzminac a Ivan Graziani ; ma anche agli indimenticabili Lucio Battisti e Claudio Baglioni. E questo per citarne solo alcuni, senza menzionare i cantanti e gruppi musicali stranieri. Sonorità peraltro presenti, le straniere, come quelle inglesi e americane, in particolare degli anni 70-80, nonostante la mia maggiore predilezione per le lingue “romanze” (soprattutto il francese) piuttosto di quelle anglosassoni. Sotto tale ultimo aspetto non è un caso che in questa raccolta poetica l’ultima parte o capitolo, comprenda, a mo’ di cameo, Dei Mondi (ovvero Dell’anima (già anticipata anche se solo nel suo primo episodio o “mondo” nella precedente raccolta poetica Il Posto delle fragole). Permeata dagli influssi degli studi classici, in particolare dalle suggestioni e miti del mondo greco e dagli spunti offerti dal greco antico da cui trae i suoi personaggi, con le sue astrazioni senza tempo, un’opera nell’opera, trattandosi di una sorta di operetta teatrale, sulla scia dei Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese e delle Operette morali di Giacomo Leopardi, la silloge in parola ha anche un’altra “fonte” (per così dire) di ispirazione. È stata scritta infatti sull’onda delle note e sensazioni nonché delle parole scaturenti dal celebre LP del 1980 Making Movies pubblicato dal complesso dei Dire Straits, ov’erano contenuti brani quali Tunnel of Love e Romeo and Juliet. Vari riferimenti “musicali” possono essere poi rinvenuti anche a livello testuale, come quello (quasi un tributo) ad un grandissimo cantautore e poeta (sicuramente si può utilizzare in questo caso tale termine) Fabrizio De André, che echeggia, con la sua Guerra di Piero, nelle “parole gelate” dell’ultimo componimento della prima parte, Ineluttabile inquietudine (I). Mentre, per citare brani internazionali, troviamo addirittura un intreccio tra poesia, cinema e musica nella poesia (già menzionata) Surreale ma bello, che, oltre alla pellicola Notting Hill, fa riferimento a due brani della colonna sonora del film, e precisamente a She, canzone di Herbert Kretzmer poi ripresa da Charles Aznavour, e When You Say Nothing at All di Ronan Keating. Tornando all’esperienza musicale di chitarrista e interprete, degne di nota tre esperienze significative. Le prime due, sfociate in due rispettive registrazioni, mai pubblicate: la prima presente tuttavia sul mio canale del sito YouTube (e riportate al tempo sul s.n. Facebook): un florilegio dei brani del grandissimo cantautore ligure Fabrizio De André, dal titolo Il nostro Faber (insieme a mio fratello, Massimo; brani suonati e cantati da entrambi; in uno alla voce femminile mia sorella Sonia). La seconda composizione è dovuta, oltre a brani strumentali, alla scelta di alcune mie poesie, poi musicate per la maggior parte da mio fratello (e qualcuna invece da me): registrazione dal titolo Ghenesis ’77 (anno della registrazione e delle musiche e in parte dei testi). La terza attività ha riguardato (sempre insieme a mio fratello) la chitarra flamenca per la partecipazione all’emozionante progetto (tra le sue varie attività) del compianto don Roberto Sardelli, relative al recupero e diffusione della cultura gitana. Sacerdote operaio, laurea ad honorem in lettere alla terza Università di Roma nel 2018, don Sardelli è ricordato anche negli scritti del linguista Tullio De Mauro per la sua “Scuola 725” (dal nome del numero civico) che rappresentò, per quei tempi, un incredibile esperimento pedagogico per i più poveri tra i baraccati dell’Acquedotto Felice. Già parroco di San Policarpo nel quartiere Tuscolano, don Roberto non poté restare indifferente di fronte ai disagi e all’ingiustizia sociale, fondando, sull’esempio di don Milani, proprio in quelle baracche una scuola per consentire a quei giovani di istruirsi ed emanciparsi, offrendo loro un’occasione di riscatto e una nuova consapevolezza della propria dignità. Il quartiere di Roma era il Quadraro, dove vivevano allora “gli ultimi” della città di Roma costretti ai margini della società, facendosi carico il sacerdote anche dei malati di Aids, allora malattia incurabile. Figura di esempio umano, religioso e di amplissima cultura indelebile per me. Tra le varie esibizioni del gruppo di ballerini (sotto la guida della ballerina flamenca Isabel Fernandez Carrillo – spesso ospite delle trasmissioni della compianta Raffaella Carrà – con la figlia Raffaella alla direzione dello Studio Flamenco Andalucia) e di chitarristi flamenchi (oltre a me e mio fratello, Stefano Turchini, sotto la guida di due chitarristi flamenchi di professione che si sono avvicendati in due successive annualità), molto significativa è stata la partecipazione nel 1987 al varietà televisivo italiano Festival: condotto da Pippo Baudo, affiancato dalla soubrette Lorella Cuccarini, dall’attrice Brigitte Nielsen e dai comici Gigi e Andrea e Gaspare e Zuzzurro. Nel programma di Mediaset (già Fininvest) ogni puntata era dedicata ad una delle diverse forme di spettacolo e di danza, tra cui per l’appunto, fu ricompreso anche il flamenco. Le mie poesie sono state pubblicate dalla Casa Editrice Pagine, insieme con quelle di altri autori, nelle Pagine del poeta dal 2012 al 2024, e in varie pubblicazioni collettive (anche in ebook) edite dalla medesima Casa Editrice: Poeti contemporanei n. 65, Poeti contemporanei, Collana 7 autori, n. 90, Il Parnaso, n. 67, Visioni poetiche, tutte del 2013, M’illumino d’immenso del 2020, Luci sparse del 2021 ed Emozioni del 2022. Ho poi collaborato ad un’opera collettiva di vari autori con mie poesie nell’ottobre del 2015, dal titolo Chorastikà, pubblicata dalla Casa Editrice Limina Mentis. Numerose poesie sono state pubblicate anche in video personalizzati online su www.youtube.com, all’interno della sezione “Poeti in Video” del sito www.poetipoesia.com e su altri siti. Il posto delle fragole del 2014 è la prima raccolta interamente di mie poesie, pubblicata sempre dalla Casa Ed. Pagine (collana “Perle d’inchiostro”). Nel 2019, nell’ambito del Premio Alda Merini di Poesia, la poesia Cristalli di vita, è stata premiata con targa di merito e inserita nell’antologia poetica Buongiorno, Alda, pubblicata a cura dell’Accademia dei Bronzi di Catanzaro. Ancora a cura dell’Accademia dei Bronzi, la poesia Ineluttabile inquietudine premiata con menzione d’onore, è stata selezionata e inserita nell’antologia di poesia e di opere d’arte Pagine di Arte e Poesia, pubblicata nel maggio del 2020. Sempre nel 2020, la menzione di alto Merito nella Sezione di Poesia inedita “Giovanni de’ Medici”, per la poesia Nulla due volte accade (II) al Premio Internazionale di arte Letteraria “La Città della Rosa”. Ancora nel 2020 ho poi partecipato con altri 32 poeti, alla raccolta poetica GABBIA NO, poemetto collettivo in terza rima (Roma, Edizioni Progetto Cultura). Redatta durante il periodo del lockdown a causa del virus Covid-19, in essa poeti hanno raccontato insieme, ognuno con la propria voce, la paura, la solitudine, la speranza. Ho preso poi parte per la stessa casa editrice: nel 2021 alla raccolta poetica Amicizia virale. Une entente secrète, poemetto collettivo in ottava rima ariostesca sul tema dell’amicizia, per indagare, tra i sentimenti/valori umani, quello che appariva come il più seriamente danneggiato dalla fase pandemica. Infine nel 2023, a conclusione di una “trilogia” a cura di Maurizio Mazzurco, Luciana Raggi e Fabio Sebastiani, il nuovo progetto, edito dallo stesso Editore, sul tema del “silenzio” secondo la metrica della canzone leopardiana, dal titolo La nave di Amleto – Essere e non essere della parola tra silenzio e poesia. Nel novembre del 2021, dalle Edizioni Nuova Cultura, viene pubblicata la seconda silloge poetica Nell’ultimo sfumare del sole, che oltre a ricomprendere, nelle prime tre parti (Il posto delle fragole, suddivisa nelle sottosezioni, Incontri diversi e Non si può smettere di scrivere poesie; Figure; Estremo verso) tutte le poesie incluse nella precedente raccolta poetica Il posto delle fragole, ne contiene molte altre sia più risalenti sia successive, nonché (in modo completo) Dei Mondi (ovvero dell’Anima), cui già ho fatto riferimento in precedenza. Il 25 novembre 2023 tale raccolta poetica ha conseguito a Napoli il 2° premio ex aequo, nella Sezione poesia edita “Le Ninfe”, nell’ambito del Premio Internazionale “Il Canto di Dafne”. Di tale silloge sono state premiati anche vari componimenti, oltre ai già citati Cristalli di vita (2019) e Ineluttabile inquietudine (II) (2020), quali: La notte avrà il tuo volto, nell’ambito del Concorso di poesia “I pilastri della poesia”, con premiazione a Roma il 17 ottobre 2024. Mentre la poesia Thànatos athànatos, ha ricevuto a Roma il 25 ottobre 2024 presso il Ministero della Cultura il 1° premio Sezione Pace nel Concorso nazionale letterario Terzo millennio, indetto dalla Confederazione di azione Popolare Italiana (C.a.P.I.T.) e organizzato dalla Federazione italiana attività letterarie (F.I.a.L.). Il 21 marzo 2025, per la poesia Lettera prima di mezzanotte, in occasione della “Giornata Mondiale della Poesia” l’attribuzione della targa di merito nell’ambito del Premio “Pane Quotidiano” bandito dalla Nuova Accademia dei Bronzi, durante la premiazione presso la Casa delle Culture a Petrizzi (Catanzaro). Il 17 maggio 2024 ho poi ricevuto il prestigioso Premio Eccellenza alla Carriera nell’ambito del Premio Letterario Internazionale “Omaggio a Pasolini” a Roma, in Piazza dei Sanniti n. 44/46, presso il Ristorante Pommidoro, ove il grande poeta soleva desinare. È del febbraio 2025 la recentissima pubblicazione di una nuova raccolta poetica per le Edizioni Progetto Cultura, dal titolo Lucente bagliore. Nuovamente suddivisa, come la precedente, in quattro sezioni, la silloge, dopo una prima sezione di stampo giovanile (Ghenesis ’77, esperienza poetica e musicale), una seconda (Esercizio tramviario, con i numerosi componimenti fioriti dalla sua frequentazione nel Laboratorio di lettura e scrittura poetica condotto dal poeta Giuseppe Spinillo) e una terza (Il posto delle fragole II: comprensivo di ulteriori nuove liriche), reca nell’ultima parte (come la precedente), un’esperienza di prosa giovanile, L’isola del sogno, poetica e surreale. Di tale raccolta poetica hanno già avuto premi e riconoscimenti le poesie al tempo inedite: accanto alla poesia già in precedenza menzionata Nulla due volta accade (II) (2020), Il rumore del silenzio (10 giugno 2023, Napoli, Premio della critica nella sezione poesia inedita “Monte Elicona”, Premio Intercontinentale di arte letteraria “Le Nove Muse”); Questo ti voglio dire (17 luglio 2024, Pontremoli, Premio di alto Merito nella sezione Poesia inedita “Jacopo Notaro nell’ambito delle iniziative e attività del Premio Bancarella 2024), Una penna d’argento (23 novembre 2024, Carrara, Premio speciale della giuria, Premio Internazionale di arte letteraria “Il Canto di Dafne”).    

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CINEMA E POESIA – International Web Post [La casa sul lago del tempo]

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UN PREZIOSO E INQUIETANTE STEREOGRAMMA (3 parte)

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Un metodo?- parte quinta

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1

02/09/2020

 Gruppi di Lettura 

Gruppi di lettura vari

Paul Auster: La musica del caso
Paul AusterInvisibile (Legigamo LXIV)
Joël Dicker: La verità sul caso Harry Queber
Diana Gabaldon: ‘Outlander‘ (‘La straniera
Diana GabaldonDragonfly in Amber (‘L’amuleto d’ambra‘ e ‘Il ritorno)
Andrea Gaiardoni: Sette soli (Legigamo)
Murakami Haruki: 1Q84, Volume I - I e II libro
Murakami Haruki: 1Q84, Volume II – III libro
Murakami Haruki: La ragazza dello Sputnik
Murakami Haruki: L’uccello che girava le viti del mondo
Douglas R. Hofstadter: Gödel, Escher, Bach: un’Eterna Ghirlanda Brillante
C. S. Lewis: Le Cronache di Narnia – Volumi I – VII
Joan Lindsay: Picnic a Hanging Rock
Audrey Niffenegger: La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo
Marcel Proust : À la recherche du temps perdu ‘Du côté de chez Swann (Dalla parte di Swann)
Giovanni Ricciardi: I gatti lo sapranno (Legigamo XIX)
José Saramago: Le intermittenze della morte (Legigamo)
Benjamin Tammuz: Il Minotauro (Legigamo)
Kawabata Yasunari: La casa delle belle addormentate (Etnigamo 4.0)

Gruppi sui libri di Leonardo Bonetti 

Racconto d’inverno
Racconto di primavera
Una storia immortale
A libro chiuso
Libero
Giufa e Camilla
Un treno perduto

Link alle pagine di Fabrizio Oddi sui siti web

aNobiihttps://www.anobii.com/it/calli/profile/activity

LaRecherche.it: http://www.larecherche.it/autore.asp?Utente=calli

International Web Post: https://www.internationalwebpost.org/author/fabrizio-oddi/

 Ed. Pagine - Poeti e Poesia: https://autori.poetipoesia.com/fabrizio-oddi/

Poesie 

Triste quiete  ​​​​​​​

Qualche parola per viaggiare

la sera una tristezza uguale

di giorni uguali senza avventura

e soltanto scrivere d’amore.

Cosa cercavo in quei mattini chiari

in una villa silenziosa

profumata di verdesolo,                    

forse quello che cerco ora

un po’ di calmo mare

sul mio cuore.

Fabrizio Oddi, I. Il posto delle fragole, 1. Incontri diversi, in Nell’ultimo sfumare del sole, Ed. Nuova Cultura, 2021

 

Sera  ​​​​​​​

Vie colorate di persone   

rapite in importanti faccende

in una fredda sera di dicembre

- quasi al venire del Signore -.

… Ma ioche cosa ci facevo    

tra i loro agnelli d’oro 

smarrito in quelle luci

io, senza Te. Così lontano

era il tuo volto chiaro

anche se il tuo sorriso 

nell’ultimo sfumare del sole

cercavo.

Fabrizio Oddi, I. Il posto delle fragole, 1. Incontri diversi, in Nell’ultimo sfumare del sole, Ed. Nuova Cultura, 2021

 

Lettera prima di mezzanotte 

Forse da un corriere inaspettato

ti perverrà prima che la mezzanotte

rintocchi una lettera. Ti turberai, forse

- lo spero – delle sue lente

frasi, delle sue associazioni

perfette, della sua impeccabile

sintassi. Ci saranno tramonti

e sorrisi che avevi dimenticato,

risate e corse a perdifiato,

profumi e colori di una verde

villa, lontana ora nel tuo cuore.

Ci sarà però gioia accanto al dolore,

ricordi di baci e abbracci, 

dimenticati, o così pensavi.

Se la leggerai quella lettera,

- il corriere solo per te ha intrapreso

quel lungo faticoso cammino -

forse ritornerai. Perché

quella lettera, da sempre,

è scritta nel tuo cuore.

Fabrizio Oddi, I. Il posto delle fragole, 2. Non si può smettere di scrivere poesie, in Nell’ultimo sfumare del sole, Ed. Nuova Cultura, 2021

Sul Tappeto Di Foglie Illuminate Dalla Luna                                    

 Sul tappeto di foglie illuminate dalla luna,

sfiorando lievemente il loro segreto d’oro,

Io quali altri volti e altre meravigliose storie cercavo, 

impossibili forse, com’è impossibile la vita.

La mia anima non poteva fermarsi irrequieta e veloce,

la tua voce in ogni luogo in ogni gesto scorreva come cristallo.

Volevo forse ancora vivere, ancora respirare,

volevo fermare quello sguardo sorridente,

In un attimo sereno bere ancora la tua limpida presenza,

in un tempo magico continuare ad incontrarti. 

Amare è avere accanto un leggero segreto,

amare … è portare il tuo dolce sguardo nel mio cuore.

Fabrizio Oddi, III. Estremo verso, in Nell’ultimo sfumare del sole, Ed. Nuova Cultura, 2021

Nulla due volte accade (II)

Nulla due volte accade, 

ma esiste allora il punto,

il punto dico da cui partire

per accorgersi di quando si cade,

senza capire che non basta il “lento pede”?

Nulla due volte accade,

nonostante qualunque spunto,

spunto di qualsivoglia tipo:

e tutti gli incontri, i desideri e le parole?

Quandè che comincia il ripiegamento?

Quandè che stili il riassunto

della tua vita e dei suoi momenti,

il punto essenziale da cui ripartire,

ripartire senza più rimpianti,

senza tutti quei ricordi oramai spenti?

Quandè che scovi quellappunto,

perso tra mille sparsi fogli che ti consente,

che ti consente di correre di nuovo, ancora,

sognare e vivere non con occhi spenti,

finalmente respirare in contropiede.

Nulla due volte accade senza fede,

ma forse esiste il punto da quel marciapiede,

il punto esiste di lontana luce chiara,

che rischiarare può la tua vita ancora,

giunto a quellimmoto attimo, per ritornare.

Fabrizio Oddi, II. Esercizio tramviario, in Lucente Bagliore, Ed. Progetto Cultura, 2025

Lucente bagliore

Amore mio già sei andata via,

stella così dolce e seducente,

incredibile prodigio sulla mia via,

mia magnifica gattina innocente. 

I tuoi baci, acqua fresca e leggera,

che veloci scorrono questa sera,

occhi celesti di cielo e puri,

che aprono orizzonti lontani.

Nella notte serena il tuo mistero,

limpidi sorrisi colmi di eco,

di suoni e profumi soavi,

e la luna sussurrerà lieve,

sul suo veliero, il tuo segreto. 

Allora mia luce così cara

ti auguro una notte chiara,

un sonno lieve e leggero

con miriadi di sogni d’oro. Fabrizio Oddi, III. Il posto delle fragole, in Lucente Bagliore, Ed. Progetto Cultura, 2025              

Video: Io sono te

 

Recensioni:

Recensione Nadia Zappieri Nell’ultimo sfumare del sole di Fabrizio Oddi – IWP

Recensione LA NAVE DI AMLETO – Art. su IWP

Recensione Lucente bagliore Plinio Perill (PREFAZIONE)

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