Il Figlio di Aziza è la storia delle vite travagliate di una giovane donna fragile e bisognosa di amore e della sorella Lemlem che vive una vita parallela a quella della sorella, ma totalmente diversa.
Due persone provenienti da una famiglia condizionata da tradizioni ambientali e da pregiudizi religiosi, le cui conseguenze toccano la vita di tutti i suoi membri, ma in particolare quella di Lemlem – docile, accomodante, studiosa e altruista – e quella di Aziza – ribelle, svogliata, incapace di accettare le regole che le si vorrebbero imporre, ma anche insicura e sognatrice. La guerra civile che si combatte nel loro paese, in tempi e situazioni diverse, le porta a Roma, dove vivono insieme per un breve periodo. Poi, ognuna per suo conto, per scelta o per necessità, in molti altri paesi, per ritrovarsi ancora insieme a Londra. Le loro vite totalmente diverse si incrociano in un susseguirsi di fatti che in modo diverso entrambe subiscono.
Ma è soprattutto la storia di Adam, un bambino che bambino non è mai stato e che rappresenta per le due sorelle sentimenti diversi: per Lemlem un figlio mai avuto, per Aziza un altro figlio, Sam, di cui non sa più nulla, ma che è sempre presente nella sua mente.
Degli errori altrui Adam paga le conseguenze in modo traumatico. Ciò nonostante riesce a trovare un suo posto in un mondo che fin dalla nascita gli è stato ostile.