Luna perduta di Giusy Frisina (Setteponti, 2024).
“Da un veloce volo pindarico, su alcuni versi, si evince come Giusy Frisina, in corrispondenza con un proprio crescere spirituale, compia un viaggio, che ha dell’iniziatico, a partire proprio dalla prima lirica che dona titolazione anche all’intera raccolta. Ed è molto affascinante e misterioso quell’osservare la Luna di luglio, che non appare burlona e sorridente, ma severa e misteriosa come il crescere di un anima tormentata. Ci basterà ricordare che per ogni processo di conoscenza si addica l’assioma latino che recita: «Visita interiora terrae rectificandoque invenies occultum lapidem». Questa volta, il punto di riferimento non è la pietra nascosta nel cuore, ma una Luna che sembra preavvertire le difficoltà della vita.” (dall’introduzione di Lia Bronzi)