Cinquant’anni, sposata con due figli, Laura lavora in una casa editrice. Un giorno le capita fra le mani un manoscritto misterioso, che sembra riguardarla da vicino. L’autore è infatti Giulio, un vecchio amore conosciuto ai tempi dell’università e abbandonato in seguito a un incidente d’auto in cui Laura ha perso la memoria. Con la scoperta inizia la spasmodica ricerca di una verità che forse non esiste, un viaggio nel passato che coinvolgerà anche Giulio, costretto ad uscire dallo sterile mondo che nel frattempo si è costruito e affrontare nuovamente la realtà. Sullo sfondo la Maremma, con il suo paesaggio capace di sprigionare ancora oscure alchimie e misteriosi poteri. Un romanzo che è più di una storia d’amore: è un intreccio di amicizie, vite e segreti, un affresco onirico delle debolezze umane, viste dal punto di vista sia maschile che femminile.
Dagli Stati Uniti passando per Verona, Bologna fino alla splendida Maremma Toscana. Questi gli scenari di sottofondo di questo ottimo romanzo di Dianora Tinti. Un amore dimenticato a causa di un trauma ma mai veramente sopito, riaffiora man mano che la protagonista legge per caso alcune pagine di un manoscritto. Non aggiungo altro per non scoprire la storia che é davvero bella e ti costringe a seguire Laura, la protagonista appunto, nel suo viaggio a ritroso nel tempo. Scenari ben descritti che evidenziano l’amore della scrittrice per la sua terra.
Il suo raccontare rende i personaggi veri e ogni luogo che descrive è come essere lì. Tante frasi, tante parole fanno veramente riflettere sul come la vita debba andare avanti, sempre, ma, non bisogna mai smettere di sognare. Il destino è parte di noi, il suo “Storia di un Manoscritto” lo dimostra, questa vita va vissuta interamente, ne vale la pena.